Il compostaggio aerobico è l’insieme dei processi naturali che conducono alla degradazione della frazione organica dei rifiuti, grazie all’azione di una serie di microrganismi operanti in ambienti ricchi di ossigeno e che portano alla produzione di una famiglia di composti noti come humus(acidi umici e fulvici).
Nel processo aerobico si distinguono di solito tre fasi: nella prima (nota come fase mesofila o di latenza) si osserva la crescita dei batteri che avviano la degradazione di carboidrati, lipidi e proteine producendo anidride carbonica e acqua, oltre a provocare un rapido aumento della temperatura.
Nella successiva fase (detta termofila o di stabilizzazione) le temperature superano i 50 gradi: in un simile ambiente resistono solo i batteri termofili e si accelerano i fenomeni biossidativi, durante i quali viene rilasciata ammoniaca e si giunge alla morte degli agenti patogeni.
Nell’ultima fase (raffreddamento o di maturazione) intervengono funghi e attinomiceti che iniziano la degradazione della cellulosa e della lignina con formazione dell’humus. Contestualmente la temperatura e il pH si abbassano e l’attività microbica diminuisce.