Occhio al sacchetto per la spesa!
Martedì 25 aprile 2017, durante l’appuntamento settimanale con la trasmissione “DiMartedì” su LA7 condotta da Giovanni Floris si è parlato di nuovo del persistente fenomeno di illegalità nel settore dei sacchetti per la spesa.
Come nella precedente puntata dell’11 aprile 2017, sono intervenuti Stefano Ciafani e Rossella Muroni di Legambiente, a supporto del contrasto all’illegalità e della corretta applicazione della norma.
In particolare, nel rappresentare le disposizioni previste dalla normativa vigente in materia, è stato effettuato un focus sui metodi di verifica per i sacchi riutilizzabili.
Il servizo, dal minuto 2:00:07, si apre con il richiamo alla legge del 2011 che mette al bando i sacchetti per la spesa di plastica, sostituiti da quelli biodegradabili e compostabili.
Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente, mostra con alcuni esempi quali sono le differenze tra gli shopper a norma e quelli illegali.
Durante la trasmissione si evidenzia che non è solo un problema di resistenza degli shopper, ma dietro c’è un problema ben più serio.
Rossella Muroni, presidente di Legambiente ha così commentato “dietro ai sacchetti per la spesa illegali c’è un problema di criminalità organizzata che sta creando una vera e propria filiera, e di contro c’è un’industria virtuosa, fatta di Mater-Bi, di nuove sostanze biochimiche, del riciclo e del riutilizzo che va sostenuta”.
Per Rossella Muroni è fondamentale l’aiuto di tutti, standoci attenti e segnalando quando il sacchetto è illegale!
Ma quali caratteristiche deve avere un sacchetto conforme alla legge?
Deve riportare:
- la scritta “Biodegradabile e compostabile“
- la citazione dello standard europeo UNI EN13432
- il marchio di un ente certificatore