Angri, sequestrate 4 tonnellate di buste di plastica fuorilegge
Dagli ultimi controlli effettuati dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno hanno evidenziato ancora una diffusa situazione di illegalità nel settore delle buste per l’asporto merci.
La legge che vieta la commercializzazione di sacchetti di plastica è ormai in vigore da anni (entrata definitivamente in vigore il 24 marzo 2012 e il regime sanzionatorio a partire dall’11 agosto 2014), ma continuano ad essere ancora molto diffusi.
L’ennesimo sequestro è stato effettuato in una nota attività commerciale ad Angri, dove sono state prelevate ben 4 tonnellate di buste di plastica non conformi.
Aldo Severino, Presidente Confesercenti Angri, ha così commentato: “Oltre ai controlli serrati delle autorità preposte cui va un plauso, chiediamo anche a commercianti e ambulanti di fare la propria parte, denunciando situazioni anomale per non essere conniventi di un sistema dominato dalla volontà di arricchirsi in modo fraudolento, a spese della collettività, degli esercizi onesti e dell’ambiente”.
Secondo Severino, è necessario inoltre “diffondere presso i consumatori la cultura del prodotto biodegradabile come prodotto rispettoso dell’ambiente, che consente di ridurre l’inquinamento e migliorare la raccolta differenziata, mettendoli in guardia sulle caratteristiche che devono riscontrare sulle buste della spesa”.
Ma quali caratteristiche deve avere un sacchetto conforme alla legge?
Deve riportare:
- la scritta “Biodegradabile e compostabile“
- la citazione dello standard europeo UNI EN13432
- il marchio di un ente certificatore